Joe Bevilacqua. Biografia e documentazione ufficiale

Biografia “non autorizzata” di Joe Bevilacqua, al secolo Joseph / Giuseppe (1935 – 2022). Viene integrata con informazioni assenti nei suoi trascorsi ufficiali tratte dai colloqui del 2017.

Anche se qui ne faccio un breve riepilogo, approfondisco le sue operazioni sotto copertura nel post sulle tappe della mia inchiesta giornalistica Zodiac-Mostro.

In fondo, una rassegna stampa e i principali documenti ufficiali sui suoi trascorsi rilasciatami da varie agenzie del governo degli Stati Uniti nel corso dell’inchiesta.

CAPITOLI


INDICE

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1. Biografia sintetica
2. Vita privata
3. Carriera militare
4. Carriera nell’ABMC

5. Coinvolgimento nel caso Mostro
6. Dettagli sulla carriera militare
7. Documenti scaricabili


1. Biografia sintetica

Joe Bevilacqua (Giuseppe per l’anagrafe italiana, Joseph sui documenti americani) nasce in una famiglia italoamericana a Totowa, New Jersey, il 20 dicembre 1935.

Muore per cause naturali il 23 dicembre 2022 a Sesto Fiorentino.

Militare pluridecorato con 20 anni di carriera nell’esercito, un turno di servizio in Vietnam, e per altri 36 funzionario dell’American Battle Monuments Commission.Bevilacqua nel 1994 viene chiamato a testimoniare al Processo Pacciani sul caso Mostro di Firenze.

Nella sua deposizione del 6 giugno 1994, sostiene di avere avvistato l’imputato e le due ultime vittime del serial killer nei pressi della scena del crimine, vicino al Cimitero Americano di Firenze dove ha lavorato e abitato fra il 1974 e il 1988.

Nella galleria sopra, Bevilacqua nel ruolo di direttore del Cimitero Americano di Sicilia-Roma (1989 – 2010) in compagnia di alte cariche pubbliche statunitensi dell’epoca. Da sinistra in alto, si riconoscono i presidenti Bill Clinton e George Bush Sr., il vicepresidente Dick Cheney, e lo speaker della Camera Newt Gingrich.

Sulla divisa da sovrintendente cimiteriale dell’ABMC si distinguono varie decorazioni militari (rivelatesi autentiche), fra cui una Silver Medal, terza onorificenza al valore prevista dalle forze armate statunitensi.

Dopo il suo pensionamento nel 2010, Bevilacqua torna a vivere in provincia di Firenze, a Sesto Fiorentino. Apre con alcuni parenti la società di pulizie “G & G spic and span the cleaning man” (G e G, pulito, pulitissimo, l’uomo delle pulizie), con sede in Via Danilo Innocenti 59.
In fondo, i relativi documenti della camera di commercio. Sotto, uno stralcio.

Nel 1984, all’anagrafe di San Casciano, Bevilacqua viene censito come Joseph Bevilacqua, mentre sull’estratto dell’atto di matrimonio di qualche mese prima risulta Giuseppe (capitolo “vita privata”).

Una verifica sulle visure della motorizzazione e su altri documenti burocratici da parte della ricercatrice Valeria Vecchione, confermerà che l’italo-americano abbia usato per decenni in contemporanea i nomi Joseph e Giuseppe con due codici fiscali diversi.

Colloqui e ammissione del 2017
Tra il 26 maggio e il 10 agosto 2017, Bevilacqua ha sette colloqui di circa due, tre ore (riscontrati dai Carabinieri) con il sottoscritto, che lo denuncia il 1 marzo 2018 per un’ammissione di colpevolezza relativa ai crimini del Mostro e del serial killer americano Zodiac durante una conversazione telefonica datata 12 settembre 2017 (ne parlo in “tappe dell’inchiesta“).

L’ammissione non è stata registrata, ma i tabulati di quel giorno confermeranno che Bevilacqua ha contattato un avvocato penalista di mia conoscenza subito dopo i nostri contatti telefonici, come racconto nela mia ricostruzione degli eventi.

L’analisi dei tabulati e delle celle telefoniche dei Carabinieri, la denuncia e molti altri atti dell’indagine scaturta dalla mia denuncia del 2018 si trovano a questo link.

Dopo la pubblicazione dei primi articoli della mia inchiesta giornalistica nel 2018, Bevilacqua mi querela per diffamazione.

Nel 2021, la Procura di Firenze ottiene l’archiviazione del fascicolo su Bevilacqua, dopo aver liquidato come priva di fondamento la mia inchiesta sin dalla fase iniziale dell’indagine.

L’italo-americano muore l’anno dopo per cause naturali a Sesto Fiorentino, il 23 dicembre 2022. Aveva 87 anni e una patologia cardiaca, ma non è mai stato sentito da un magistrato di Firenze come indagato o parte offesa.

2. Vita privata

Joe Bevilacqua è figlio primogenito di Michael Bevilacqua e Celeste Zaccaro, ha tre fratelli, Anthony, Michael, Patsy, e una sorella, Irene.

Come annoto nei miei appunti esaminati dai Carabinieri nel 2018 (rapporto del RaCIS, 28 settembre 2018) e viene confermato dal suo necrologio che ho inserito nella rassegna stampa, suo padre Michael fa il calzolaio presso un punto vendita di Rafferty. Stando allo stesso articolo, è anche membro della locale banda della Marina Mercantile.
Il nonno paterno è iscritto alla Regia Marina Society.

Il gioco preferito di Bevilacqua durante l’infanzia è step-ball, annoto nei miei appunti. Appassionato di baseball, diventerà presidente onorario dei Nettuno Lions.
Nelle foto insieme ai familiari (immagini sopra) lo si vede spesso indossare un cappellino dei San Francisco Giants.

Il genero di Bevilacqua, John David, è di San Francisco. La madre di lui, Luanne Fordemwalt, risiedeva in città ha frequentato l’università locale ai tempi di Zodiac.
La signora Fordemwalt si è diplomata nello stesso istituto delle Sisters of the Presentation che hanno ospitato per anni gli spettacoli dei Lamplighters, compagnia di San Francisco che metteva in scena le opere del duo Gilbert e Sullivan.
Nel 1969, poco dopo l’omicidio Stine, si sono esibiti in una rappresentazione di successo del “Mikado”, operetta citata più volte da Zodiac nella sua corrispondenza.

Bevilacqua negli anni ’60 – ’70 ha due figlie da Valeriana T., Maria e Stella.

Il 23 agosto 1984, si sposa a San Casciano con Meri Torelli, che l’anno successivo risulta residente con il marito insieme alla figlia piccola Anna Maria in via Scopeti n. 136, comune di San Casciano. Dalla deposizione di Bevilacqua si desume che fosse il numero civico attribuito al Cimitero Americano, oggi non più in uso.

Prima di trasferirsi da Bevilacqua, la signora Torelli ha risieduto a Firenze in Via Fratelli Rosselli, poco distante da dove alloggiava Susanna Cambi all’epoca in cui è stata uccisa dal Mostro, il 22 ottobre 1981.
Anna Maria è nata l’anno successivo.
In basso a destra, una mappa che evidenzia la distanza a piedi fra le due abitazioni.

Quattro mesi dopo il matrimonio di Bevilacqua, fra il 14 e il 20 dicembre 1984 (compleanno dell’italo-americano e data che ricorre due volte anche nel caso Zodiac), è in edicola il numero della rivista identificato da Valeria Vecchione che il Mostro di Firenze utilizzerà per il suo “ultimo atto” nel 1985, la lettera a Silvia Della Monica.


3. Carriera militare

Nel 2017, Bevilacqua mi racconta di aver tentato di entrare nei Marines nel 1953 ma di essere stato rimandato indietro perché minorenne. L’informazione viene riscontrata dai suoi trascorsi ufficiali, smentendo quella fornita nella sua autobiografia (immagine sopra), nella quale sostiene di averne fatto parte per due anni.

Nel 1954, Bevilacqua entra nell’esercito e viene trasferito in Germania.

Alcuni anni più tardi, vince un concorso per diventare addestratore chimico, biologico, nucleare (CBR), settore di attività in cui rimane fino al 1964, quando entra nel 5° CID (distaccamento di Criminal Investigation) della polizia militare a Livorno.

Assegnazioni pubbliche di Bevilacqua nel 5° CID della polizia militare a Livorno fra il 1964 e il 1966

I trascorsi di Bevilacqua non riportano assegnazioni nei reparti investigativi dell’esercito dopo il biennio da assistente detetective a Livorno. Nei colloqui del 2017, però, il sergente in congedo mi confida che ha lavorato per l’Army CID fino al 1974, svolgendo incarichi sotto copertura (ottengo una conferma nel 2019, vedasi capitolo “dettagli”).

Bevilacqua non scende nei particolari, ma mi fa più volte riferimento alla “Khaki Mafia”. Il regista e story teller Hugo Berkeley mi segnalerà l’importanza di questa informazione nell’estate 2018 (ne faccio un accenno in questo capitolo).
Per approfondire: capitolo “Khaki Mafia”, post “Tappe dell’inchiesta…”.

Attraverso una faticosa ricerca fra il 2018 e il 2021, ricostruirò le indagini dei CID sulla Khaki Mafia svoltesi nell’area di San Francisco nel periodo di attività di Zodiac. Nonché altre indagini compatibili con la sua assegnazione in Germania in contemporanea con la sua presenza in California nel 1970, a cui mi accenna nell’incontro del 28 luglio 2017.

Nel 1968, Bevilacqua viene assegnato in Vietnam. Decorazioni ottenute: Silver Star, Bronze Star, Soldier’s Medal, Purple Heart.
La sua tessera militare riporta che è alto 5 piedi e 8 pollici, cioè 1.73 cm (come Zodiac secondo quattro testimoni oculari).
Bevilacqua condivide con il serial killer anche due altre caratterstiche somatiche, entrambi sono tarchiati e hanno uno stomaco prominente.
L’italo-americano ha capelli folti, scuri che si tingeranno di bianco a partire dagli anni ’80.


4. Carriera nell’ABMC


Nel 1974, Bevilacqua si congeda dall’esercito con il grado di primo sergente e si stabilisce a Firenze, nel locale Cimitero Americano, dove lavora per l’American Battle Monuments Commission.

La lista degli incarichi di Bevilacqua nell’ABMC, l’agenzia del Congresso statunitense che gestisce i cimiteri di guerra monumentali, attesta che l’italo-americano inizia a lavorare e a risiedere presso il Cimitero Americano di Firenze a partire dal 1 luglio 1974 fino alla fine del 1988, prima di essere trasferito a Nettuno.

Stando ai rapporti annuali dell’ABMC, sia nel 1974, in un breve lasso di tempo che comprende la data del duplice omicidio alle Fontanine di Rabatta, sia nel 1981, quando il Mostro dà inizio all’ondata di omicidi degli anni ’80, a parte Bevilacqua non risultano altri funzionari americani domiciliati nel cimitero.


5. Coinvolgimento nel caso Mostro di Firenze

Mentre Bevilacqua risiede nel capologuo toscano, il serial killer di coppie etichettato “Mostro” dai media uccide 14 ragazzi nelle zone di campagna limitrofe alla città. Quattro duplici omicidi su sette vengono commessi a meno di mezz’ora d’auto dal cimitero americano. Tuttavia, l’ex investigatore del CID sentito come testimone al Processo Pacciani sostiene di non avere “seguito” la vicenda ( video in basso).

La deposizione di Bevilacqua si focalizza sull’ultimo duplice omicidio del Mostro, risalente al 1985. L’aggressione è avvenuta a circa trecento metri in linea d’aria dal cimitero dove abita e lavora fino al 1988, quando viene trasferito a Nettuno, vicino a Roma.
L’italo-americano afferma di aver visto l’imputato e le vittime qualche giorno prima della loro morte. Incorre in un grave errore, sostendo di avere saputo degli omicidi la mattina successiva al delitto, quando non era ancora stata divulgata la notizia.

Deposizione di Bevilacqua al processo Pacciani

6. Dettagli sulla carriera militare


Il primo documento ufficiale pubblico che attesta la carriera militare di Joe Bevilacqua è una lista di arruolamento dei Marines del 1953, dove è presente il suo nome.


L’Official Military Personnel File (ultima aggiunta qui) è una cartella custodita dal National Personnel Records Center di Saint Louis che contiene le informazioni di ciascun soldato americano, i dati principali, la lista delle assegnazioni, l’elenco delle medaglie, nonché altro materiale sulla sua carriera militare che però non può essere richiesto da persone diverse dall’interessato, suoi eredi o dalle forze dell’ordine.

Una parte delle informazioni può essere rilasciata previa richiesta, in base al Freedom Of Information Act (FOIA). Ottengo un estratto della cartella militare di Bevilacqua nel 2018, nel 2019 e nel 2023 (il dossier è scaricabile in fondo alla pagina).

Leggendo il dossier militare di Bevilacqua, ci si rende conto dell’assenza di riferimenti alla California. Come mai?
Premessa. Nel 1964, l’italo-americano entra nel 5° Distaccamento di Criminal Investigation a Livorno guidato dal warrant officer Robert Colombo, accostato ad altri nomi nei miei appunti esaminati dal RaCIS nel 2018, specialmente a quello di Raymond D’Addario.

Qui approfondisco il tema.

Sotto copertura
Bevilacqua mi spiega, durante i colloqui del 2017, che è stato un detective del CID fino al suo congedo nel 1974, ma che ha lavorato sotto copertura e che le sue reali assegnazioni devono rimanere segrete.

Nel gennaio 2019, ottengo un riscontro delle affermazioni di Bevilacqua sulle attività sotto copertura da un suo comandante in Vietnam, il tenente colonnello Mark. L. Reese.
Questo è ciò che mi scrive Reese:

"Quando nel settembre 1968 ho assunto il comando del Primo Wolfhounds, il Sergente di Prima Classe Bevilacqua era il mio Sergente per le Operazioni. Lo consideravo un soldato valoroso. 
Poco dopo che ho assunto il comando, il Comandante della Divisione gli ha affidato un incarico speciale da svolgere sotto copertura.
È stato mandato all’Accademia Sottufficiali della Divisione, per determinare se fossero state commesse attività illecite in quella unità. Gli è servita circa una settimana per raccogliere prove su un traffico di droga e un giro di prostituzione, che coinvolgevano vari sottufficiali e credo almeno un ufficiale.
Quando è tornato aveva una storia interessante da raccontare."

All’epoca di cui parla Reese, il commilitone di Bevilacqua D’Addario è detective del CID assegnato alla 25° Divisione Fanteria (ne parlo sempre qui).
Allegherò l’email di Reese a un’integrazione alla denuncia che deposito in Procura il 19 marzo 2019. Si trova agli atti del fascicolo d’indagine archiviato su Bevilacqua.
L’italo-americano non fa alcun accenno al suo lavoro “undercover” ai militari dell’Arma che lo sentono il 30 giugno 2018.

Khaki Mafia
Bevilacqua mi rivela perché si trovasse in California nel 1969, presenza che riporto negli appunti in connessione al CONARC e a un’attività “undercover” di 16 mesi, e perché vi sia tornato nel 1970 (lo afferma nel colloquio a Falciani del 28 luglio 2017, ma non lo annoto), però mi confida di aver partecipato alle indagini sulla Khaki Mafia, un gruppo di sottufficiali dell’esercito al seguito del primo sergente maggiore dell’esercito William O. Wooldridge che vengono incriminati a Los Angeles nel febbraio 1971.

Dopo una ricerca durata anni, approderò all’individuazione di almeno quattro indagini sulla Khaki Mafia effettuate dal CID nell’area di San Francisco in concomitanza con i crimini e le lettere di Zodiac.
Ne parlo sempre qui.

Alibi?
Mettendo da parte sia la Khaki Mafia sia l’ipotetico collegamento fra la serie del Mostro e il delitto di Signa (mai confermato dalle sentenze, e su cui aleggia l’enigma della pistola), ci sono assegnazioni nei trascorsi ufficiali che sembrano fornire degli alibi a Bevilacqua.
Di particolare interesse sono le voci relative agli incarichi in Vietnam, nel 1968, e in Germania, nel 1970.

Bisogna precisare che l’elenco inviatomi dal NPRC non esclude trasferte per lavoro o licenze di Bevilaqua a San Francisco nelle date in cui Zodiac commette un omicidio nel 1968 e invia alcune lettere, a partire da una cartolina del 28 aprile 1970.

Il presunto alibi di Bevilacqua per il delitto di Zodiac del 20 dicembre 1968 lo affronto a parte qui.

Da un esame dei prospetti della Pan Am del dicembre 1968 non risultano particolari difficoltà nel raggiungere la città californiana da Saigon (immagine in alto). E nemmeno dal quartier generale della 7° Armata a Heidelberg, Germania, al quale Bevilacqua risulta assegnato tra l’aprile e il dicembre 1970, e dove nasce sua figlia Stella.
L’aeroporto di Francoforte è a meno di un’ora di distanza in auto da Heidelberg ed è anche uno degli scali più trafficati al mondo.

Come dimostra la tabella oraria della Pan Am in alto, anche se il 27 aprile 1970 fosse fisicamente a Heidelberg, Bevilacqua avrebbe a disposizione due voli con scalo a Londra che lo farebbero arrivare a San Francisco quella sera stessa.
Una volta in città, gli rimane del tempo per comprare la “dragon card” in un chiosco, buttare giù qualche frase tra il faceto e il minaccioso con il solito pennarello blu, e spedirla, prima che venga affrancata dalle poste il pomeriggio del giorno successivo.

Se è vero che il passaggio a San Francisco nel periodo natalizio del ’68 è compatibile con una breve licenza (qui lo spiego) e con il fatto che l’aggressione di Zodiac del 20 dicembre 1968 (33° compleanno di Bevilacqua) venga rivendicato solo a luglio dell’anno successivo, c’è da chiedersi perché il valoroso sergente venga assegnato a un comando oltreoceano recandosi varie volte in California.
La risposta, ancora una volta, si trova nel capitolo “Khaki Mafia” nel post sulle tappe dell’inchiesta Mostro-Zodiac.

In ogni caso, avvalersi di investigatori di stanza in altre basi per svolgere attività sotto copertura nel ristretto ambiente militare in cui operano dovrebbe essere una prassi dei reparti CID. Troverò un esempio in tal senso relativo a un’operazione anti-droga effettuata dal CID di Camp Darby, coadiuvato dai Carabinieri e dalla Procura di Pisa, risalente al 1971 (qui in basso).

Dal 1971, Zodiac smette di scrivere per tre anni, che corrispondono all’incirca al periodo di assegnazione di Bevilacqua a Camp Darby, Italia (1971-1974).
L’ultima lettera attribuita dalla polizia al serial killer viene inviata il 29 gennaio 1974, cinque mesi prima del congedo di Bevilacqua dall’esercito.
Da poco, D’Addario si era trasferito a Santa Rosa, a nord della Baia di San Francisco.

Per finire, va fatto notare che la lista delle assegnazioni contiene anche alcuni errori. Per esempio, alla quinta voce, relativa all’8° reggimento fanteria, sia per quanto riguarda la mansione, “squad leader” (molto improbabile visto che Bevilacqua è una recluta al tempo), sia rispetto al luogo dell’assegnazione (si legge l’acronimo USA invece del coretto USAREUR).


7. Documenti scaricabili

TRASCORSI MILITARI UFFICIALI (1953-1974)

ASSEGNAZIONI NELL’ABMC (1974-2010)

CAMERA DI COMMERCIO (2010 – 2015)