Il 29 dicembre 1969, la polizia di San Francisco tramite l’ufficio dell’FBI locale invia una lista di venti sospettati al Bureau (qui il telegramma) per un controllo sul caso Zodiac.
Nella loro risposta datata 12 gennaio 1970 (riferimento), gli esperti dell’FBI evidenziano una stranezza nella lista del 29 dicembre. Ossia il fatto che i sospettati hanno «date di nascita uguali o simili» (qui la risposta).
Colti in fallo, gli agenti a San Francisco rispondono il 14 gennaio, affermando di essere stati appena informati che un sedicente Zodiac ha telefonato all’abitazione dell’avvocato delle star, Melvin Belli, dicendo che fosse il giorno del suo compleanno.

Il 20 dicembre 1969, il vero Zodiac invia una lettera alla residenza di San Francisco di Belli. L’assassino scrive: «Non posso mantenere il controllo ancora per molto». Il giorno coincide con quello in cui Zodiac uccise una coppia di adolescenti sulla Lake Herman Road nel 1968.
Il 20 dicembre è anche il compleanno di Joe Bevilacqua e l’ultimo giorno di permanenza in edicola del numero della rivista usata dal Mostro di Firenze per comporre la sua lettera a Della Monica nel 1985.

Nello stesso periodo di tempo in cui il vero Zodiac spedisce la lettera a Belli, un uomo che dice di essere il serial killer telefona alla casa dell’avvocato. La governante lo informa che l’avvocato si trova in Europa. A questa affermazione lui risponde:
«Non posso aspettare. Oggi è il mio compleanno».
Sia Zodiac che l’anonimo hanno tentato di contattare Belli allo stesso indirizzo, nello stesso periodo, esprimendo con espressioni analoghe l’impossibilità di “aspettare” o di “trattenersi”, e la stessa impellente necessità di parlargli.
A quando risale precisamente la telefonata? Non si sa, perché le informazioni personali della lista del 29 dicembre sono state escluse dai documenti rilasciati. Si può però restringere a un lasso di tempo di 9 giorni: 20-29 dicembre 1969.
Secondo un articolo del San Francisco Chronicle del 29 dicembre 1969, infatti, Belli si trovava “in rotta” per la Germania il 20 dicembre. Quindi era già sicuramente in Europa o stava per arrivare.
Tenendo conto che la lettera di Belli viene aperta solo dopo Natale e il rilascio della notizia risale al 27 dicembre, è probabile che chiunque abbia chiamato a casa Belli lo abbia fatto prima che il pubblico fosse informato della lettera. Una ragione di più per credere che sia stato il vero Zodiac.

C’è una ragione se il serial killer ha deciso di contattare Belli. Nell’ottobre 1969, un impostore – che verrà successivamente rintracciato (vedi questa comunicazione dell’FBI) – ha infatti telefonato a un programma televisivo di San Francisco dicendo di essere Zodiac ed è riuscito a parlare in diretta con Belli. La polizia esclude che possa trattarsi del vero Zodiac in quanto nessuno dei testimoni che lo hanno sentito parlare ne ha riconosciuto la voce.
Lo stesso Zodiac nel testo cifrato Z340 del 9 novembre 1969 afferma di non essere stato lui a parlare in televisione. Ed è forse per riprendersi ciò che a suo modo di vedere gli spetta di diritto, decide a sua volta di sostituirsi all’impostore e contattare Belli.
Anche se questa fonte non colloca la data di nascita del mitomane nel periodo 20-29 dicembre non è possibile escludere che si tratti di un impostore.
Una cosa è certa. Avendo a disposizione la lista dei sospettati del 29 dicembre senza omissis, sarebbe possibile risalire al giorno in cui avvenne la “telefonata di compleanno”.
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