Mostrologia vs pista Zodiac #2. La frase misteriosa

Nonostante i molti indizi ignorati che sono ormai alla luce del sole e un’indagine fatta male, Joe Bevilacqua è stato preventivamente assolto da vari esperti “mostrologi” intervenuti dal 2018 a oggi. La “teoria dell’acqua”? Fuffa, credono.

Tra di loro c’è anche il vlogger Antonio Segnini, a cui spiego con un video (sopra) come ho risolto l’anagramma del primo messaggio cifrato di Zodiac.

Link alla parte I

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L’inchiesta giornalistica
Riassunto del caso

Biografia di Bevilacqua
Atti dell’indagine

Mostrologi vs sottoscritto
Nel 2018 ho denunciato Bevilacqua per un’ammissione di colpa sui crimini del Mostro di Firenze e di Zodiac nell’ambito di una mia inchiesta giornalistica sulla connessione fra i due casi.
Il procedimento penale a carico di Bevilacqua per gli omicidi del Mostro, scaturito da una mia denuncia, è stato archiviato in violazione della legge nel 2021.

Nel motivare la sua richiesta di archiviazione, il pm Turco omette di citare il contenuto delle mie dichiarazioni ai Carabinieri sull’ammissione di Bevilacqua, inoltre afferma contrariamente al vero che non ci sia alcun indizio nella mia inchiesta giornalistica e che non siano emersi dati obiettivi dall’indagine del ROS del 2018.

Dopo l’archiviazione ho consegnato alla Procura il risultato delle mie ricerche, durate anni. Ma non è servito a riaprire le indagini.

Bevilacqua è morto nel 2022, venendo considerato dagli inquirenti presunta “vittima” di una diffamazione. A essere trattato da sedicente “criminale” è stato invece il sottoscritto testimone.
Su quali basi?
Lo si apprende dagli atti dell’indagine del 2018 condotta dal ROS di Firenze e coordinata dal pm Turco, fruibili a questo link.

  1. Il 30 maggio 2018, gli ufficiali del ROS guidato dal col. Giuseppe Colizzi hanno sentito Bevilacqua a casa sua alla presenza di 3 parenti, invece che da solo in una caserma come da prassi.
  2. Hanno ignorato la sua falsa testimonianza al processo Pacciani (dettagli qui), di cui mi aveva messo a parte come attestato dal resoconto dei nostri colloqui del 2017 consegnato loro, che comprovava la mia attendibilità.
  3. Nonostante questo, il 2 giugno 2018, tre giorni dopo l’avvio effettivo dell’indagine, violando il segreto d’ufficio la Procura ha comunicato a La Nazione che non c’erano riscontri alla mia denuncia, definita nell’articolo “una pista già morta”.
  4. Non hanno prelevato il suo DNA (è stata la Procura di Siena, sostituto Nicola Marini, nel 2020).
  5. Non hanno trasmesso il profilo genetico alle forze dell’ordine statunitensi (ho dovuto farlo io nel 2023).
  6. Non hanno perquisito la sua abitazione, nonostante il 19 giugno 2018 avessi segnalato che mi avesse chiesto se all’atto di costituirsi nel 2017 avrebbe dovuto “portare la pistola” (del Mostro, che ha colpito dal ’74 all’ ’85 – il ’68 probabilmente è un depistaggio).
  7. Non hanno vagliato il suo passato militare e nell’ABMC nei suoi anni fiorentini.
    Non c’è nemmeno una nota investigativa sui documenti da me consegnati nel 2019 relativi ai trascorsi di Bevilacqua, compresa una testimonianza su una sua attività sotto copertura in Vietnam.
  8. Non hanno comunicato con il Dipartimento di Giustizia americano e gli organi di polizia competenti per il caso Zodiac.
  9. Non hanno ascoltato il suggerimento degli psicologi forensi del RaCIS Carabinieri che chiedevano un nuovo accertamento, e hanno omesso di citare la conclusione del rapporto da loro sottoscritto.
  10. Hanno sbagliato l’analisi dei tabulati e non hanno visto la “telefonata dell’ammissione”. Un errore di cui sono venuto a conoscenza solo nel 2022.
  11. Nel 2021, il procedimento penale per omicidio a carico di Bevilacqua è stato archiviato sulla base di motivazioni prive di fondamento senza che i parenti delle vittime fossero stati avvertiti. In questo modo, le parti offese non hanno potuto vedere gli atti, rilevare errori e lacune, ed eventualmente opporsi alla richiesta del pm.

Negli ultimi mesi, la gran parte dei mostrologi è andata oltre la critica legittima nei miei confronti e nei confronti della mia inchiesta giornalistica.
Pur essendo da mesi a conoscenza di quanto ho scritto, e delle mie ricerche, invece di chiedere conto alla Procura della superficialità e delle violazioni incorse nella gestione del caso Bevilacqua, ha iniziato a tifare su forum e social per la mia condanna.
Qualcuno, come l’avv. Alessio Fioravanti, è arrivato a prestare volenterosamente i suoi servizi di consulenza alla famiglia Bevilacqua.
Vengono strumentalmente citate come “autorevoli” le parole del pm Turco che si leggono nella richiesta di archiviazione del 2021 ottenuta senza avvertire i parenti delle vittime.

"Questa inchiesta giornalistica... non contiene alcun elemento fattuale suscettibile ad assurgere a dignità d'indizio".

Un parere in contrasto con la realtà che è semplicemente una conferma di quanto preannunciato dalla Procura sulla Nazione all’inizio dell’indagine, senza nemmeno aver controllato (punto 3).
Grave è l’atteggiamento dei vari “influencer” della Mostrologia, youtuber/blogger, che pur sapendo tutto questo mi hanno continuato ad accusare fino all’ultimo.